Stamattina, mentre attraversavo la campagna pontina, mescolata ai pendolari del treno che da Anzio porta a Roma, ascoltavo The outsiders dei REM. Ci sono giorni in cui si è più sensibili di altri, forse dipende dagli ormoni (per noi donne) o dalla pressione atmosferica. Forse dipende dal colore del cielo e dalle condizioni metereologiche. Forse ci sono soggetti che vi sono più esposti. Io certamente devo appartenere a questa categoria e a dire il vero ne vado orgogliosa. Trovo sia un arricchimento e non un impedimento. Comunque, appena arrivata a destinazione, interrogando Youtube, ho trovato questo video.
Michael Stipe sul palco di Dublino celebra i 60 anni di Aung San Suu Kyi e le dedica tre brani, di cui uno è questo. E' un pezzo che veramente adoro e che fa riaffiorare le mie emozioni, perciò ve ne propongo anche il testo. La qualità è un pò "sporca" e in questo caso non gode della presenza del rapper Q-Tip nella parte finale, che è invece presente nell'album. Vi consiglio perciò di ascoltare questa versione solo musicale.
You took me to the restaurant where we first met
You knocked a future shock crowbar upside my head
I got caught with the stop of the tick-tock, tick-tock clock
When you told me what you knew
Lost in the moment
The day that the music stopped
And I do remember you
Drawing patterns with a cork on the tablecloth
Promising volcanic change of plot
Where will this lead us - I'm scared of the storm
The outsiders are gathering, a new day is born
I tried to tell you I am not afraid
You looked up and saw it all across my face
So am I with you or am I against
I don't think it's that easy - we're lost in regret
Now I'm trying to remember
The feeling when the music stopped
When you told me what you knew
Lost in the moment
The day that the music stopped
And I do remember you
Drawing patterns with a cork on the tablecloth
Promising volcanic change of plot
Where does this leave us - I'm scared of the storm
The outsiders are gathering, a new day is born
Drawing patterns with a cork on the tablecloth
Promising volcanic change of plot
Where does this leave us - I'm scared of the storm
The outsiders are gathering, a new day is born
The outsiders are gathering, a new day is born
The outsiders are gathering
A man walks away when every muscle says to stay
How many yesterdays - they each weigh heavy
Who says what changes may come?
Who says what we call home?
I know you see right through me, my luminescence fades
The dusk provides an antidote, I am not afraid
I've been a million times in my mind
This is really just a technicality, frailty, reality
Uh, it's time to breathe, time to believe
Let it go and run towards the sea
They don't teach that, they don't know what you mean
They don't understand, they don't know what you mean
They don't get it, I wanna scream
I wanna breathe again, I wanna dream
I wanna float a quote from Martin Luther King
I am not afraid
I am not afraid
I am not afraid
I am not afraid
I am not afraid
I am not afraid
I am not afraid
8 commenti:
Ah, eri al mare, ecco perché non ti si sentiva più.
Bella canzone.
Un saluto
La canzone la sentirò appena troverò il tempo. Ma la foto è molto evocativa. Tra l'altro sembra la citazione di un bellissimo quadro russo di cui non riesco a ricordare né autore né titolo, ma in cui si vede una donna appoggiata al davanzale che, con aria pensierosa, osserva i binari. Naturalmente i colori e l'atmosfera sono molto simili a quelli della tua bella foto.
eugenio,
sei un fan troppo sfegatato delle mie foto. Rischi di peccare di imparzialità. So che purtroppo hai poca dimestichezza con l'inglese, in certi casi serve. Però ci si può abbandonare anche semplicemente al suono, senza necessariamente capire parola per parola quello che si ascolta.
dioniso,
ho portato al mare la mia piccola e la mia grande, cioè mia figlia e mia madre. Di solito trascorrono il mese di luglio al mare ad anzio. E' una cittadina piacevole, dove si sta tranquilli, nonostante la sua vicinanza con Roma. Ne ho approfittato per stare con loro due giorni e oggi sono tornata. Un saluto.
condivido e dunque mi fido del giudizio di eugenio riguardo le tue foto. Questa dei binari è molto molto bella. Una domanda: sono tuoi scatti? e ti riporto quanto ho scritto in un post oggi al blog di Dioniso per te, senza pensare che potevo scriverti direttamente qui. Te lo riporto:
@per Stregazelda:
io ed Eva Kant siamo a Firenze, S. Miniato è una cittadina molto bella e ci farebbe piacere affacciarci da quella parte.
Inoltre la politica estera mi interessa molto e per motivi legati alla rivista dove collaboro seguo molto la situazione in Medio Oriente. Se c'è un programma o qualcosa potrei vedere di sapere se c'è qualche intervista interessante da fare...
Scusa l'autoinvito... :-)
A presto!
@ubik
ma certo che puoi venire, anzi, tu ed eva kant sarete assolutamente i benvenuti!! Stiamo ultimando con un pò di ritardo il programma...domani alle 21 ci sarà la prima iniziativa estera dal titolo: "L’Europa delle regioni e delle comunità locali. Democrazia, partecipazione, sviluppo" con Anna Terron, del PSOE, membro del comitato delle regioni dell'Unione Europea, insieme al Sindaco di Pisa Paolo Fontanelli e all'assessore della Regione Toscana Gianfranco Simoncini. Lunedì 16 luglio, sempre alle 21, ci sarà D'Alema intervistato da Umberto De Giovannangeli (l'Unità) sul Medio Oriente. Ma domattina farò un post sulla Festa, lo prometto!
Per quanto riguarda le foto: si, sono quasi tutte mie tranne alcune eccezioni (il post su le vite degli altri, i soldati tedeschi, il gay pride). Sono lusingata di avere dei fan delle mie foto, fotografare mi piace tantissimo, mi permette di esprimere i miei sentimenti senza parole, colma i vuoti di comunicazione che le parole non possono riempire.
Io difficoltà con l'inglese? Ma come ti passa in mente?
Piuttosto: nessuna imparzialità. Quando riuscirò a ritrovare il quadro di cui parlo ti dimostrerò che la tua foto lo ricorda molto.
Bene. Questo mese non avevo previsto il sovraccarico di lavoro (in genere tra maggio e luglio) e quindi salto allegramente -si fa per dire- la promessa di fare un salto a S. Miniato. Ho visto il programma e mi sembrava in alcune parti molto interessante. Tra l'altro ho visto che a una delle sessioni partecipa il "mitico" Andrea Ranieri amico della rivista dove collaboro. Peccato poteva essere l'occasione di salutarlo e di conoscerti. Bisognerà rinviare ad altre occasioni.
Riguardo le foto, visto che mi sembravano belle volevo farti presente che una piccola rete di fotografi collabora con la rivista e se ti interessa posso darti ulteriori riferimenti e dettagli. La rivista si chiama UNA CITTA' e puoi visitare il sito omonimo anche se da questo è difficile farsi una idea precisa (stiamo pensando di renderlo molto più dinamico e "friendly").
Cari saluti e a presto.
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