giovedì 21 febbraio 2008

La mente ha corridoi




One need not be a Chamber – to be Haunted –
One need not be a House –
The Brain has Corridors – surpassing
Material Place –

Far safer, of a Midnight Meeting
External Ghost
Than it’s interior Confronting –
That Cooler Host.

Far safer, through an Abbey gallop,
The Stones a’chase –
Than Unarmed, one’s a’self encounter –
In lonesome Place

Ourself behind ourself, concealed
Should startle most –
Assassin hid in our Apartment
Be Horror’s least.

The Body – borrows a Revolver
He bolts the Door
O’erlooking a superior spectre –
Or More –


Perché gli spettri ti possiedano –
non c’è bisogno di essere una stanza –
Non c’è bisogno di essere una casa –
La mente ha corridoi – che vanno oltre
lo spazio materiale –

Assai più sicuro, un incontro a Mezzanotte,
con un fantasma – esterno –
piuttosto che con il suo riscontro interiore –
quell’ospite più freddo.

Assai più sicuro, attraversare al galoppo un’abbazia
rincorsi dalle pietre –
Piuttosto che incontrare, disarmati,
in solitudine – il proprio io.

L’io che si nasconde dietro l’io
Una scossa ben più terrorizzante –
di un assassino in agguato
nella propria casa.

Il corpo – prende a prestito una rivoltella
spranga la porta –
senza accorgersi di uno spettro
più altero – o peggio.

Emily Dickinson, 1863

Ecco che vi propino ancora una volta la scrittura "inquieta e inquietante, astratta e insieme raffinatamente sensuale sgorgata da una vita fatta di reclusione, silenzio, attesa" (Barbara Lainati, prefazione a "Silenzi") di una delle mie poetesse preferite.
Incontrare disarmati il proprio io...Trovo questa poesia estremamente toccante. E mi astengo dal rovinarla con inutili commenti (ma voi fatelo, sono sempre curiosa di sapere cosa ne pensate!).


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo davvero belle e forti la seconda e la terza strofa. Anche se questo tipo di poesia, mi rendo sempre più conto, la sento più ragionata, più cerebrale e meno istintiva e ispirata. Insomma, mi pare che le sollecitazioni razionali del poeta siano più forti dell'ispirazione.
Dici che mi sbaglio?
Eugenio

Stregazelda ha detto...

eugenio,
può essere in effetti una chiave di lettura la tua. Io per esempio trovo che siano più efficaci le sue poesie più brevi, mi appaiono più taglienti, più sofferte. In questo caso, in questa lunghezza, le strofe possono apparire più ragionate. Ma siamo nel campo della pura supposizione.