Valeria D’Arbela, Pellestrina’s dream
Mi sento sbandata e confusa, certo non il massimo per riprendere un blog.
Il fatto è che mi sembrava non avesse più senso tenerne uno se non hai le idee chiare e non sai esattamente in che direzione andare.
Avevo delle idee in testa, argomenti di cui scrivere, ma le parole non riuscivano a tramutarsi in frasi di senso compiuto, le mani inutilmente tappettavano sulla tastiera.
Mani e cervello sconnessi.
Mi sembra sempre un po’ ridicolo usare il blog per raccontare i propri stati d’animo (a chi interessano, a parte agli amici più stretti?), e nemmeno per stanchi esercizi di stile (e poi: quale stile?).
Il fatto è che in tutto questo frangente ho perso un amico, uno con cui condividevo alcune cose che considero fondamentali, la passione per i libri e per la scrittura, il gusto di andare al cinema, il piacere di scambiarsi delle opinioni, alcune serate a chiacchierare a casa sua con lui e la moglie. Un amico timido, che sapeva prendermi in giro con ironia e dolcezza.
Sono giorni che cerco di scrivere un ricordo di lui, ma le parole non escono. Solo la mancanza, la perdita.
Tutto questo mi fa sentire più fragile.
Ecco, l’ho scritto.
Mi sento sbandata e confusa, certo non il massimo per riprendere un blog.
Il fatto è che mi sembrava non avesse più senso tenerne uno se non hai le idee chiare e non sai esattamente in che direzione andare.
Avevo delle idee in testa, argomenti di cui scrivere, ma le parole non riuscivano a tramutarsi in frasi di senso compiuto, le mani inutilmente tappettavano sulla tastiera.
Mani e cervello sconnessi.
Mi sembra sempre un po’ ridicolo usare il blog per raccontare i propri stati d’animo (a chi interessano, a parte agli amici più stretti?), e nemmeno per stanchi esercizi di stile (e poi: quale stile?).
Il fatto è che in tutto questo frangente ho perso un amico, uno con cui condividevo alcune cose che considero fondamentali, la passione per i libri e per la scrittura, il gusto di andare al cinema, il piacere di scambiarsi delle opinioni, alcune serate a chiacchierare a casa sua con lui e la moglie. Un amico timido, che sapeva prendermi in giro con ironia e dolcezza.
Sono giorni che cerco di scrivere un ricordo di lui, ma le parole non escono. Solo la mancanza, la perdita.
Tutto questo mi fa sentire più fragile.
Ecco, l’ho scritto.
11 commenti:
Mi dispiace molto per la perdita del tuo amico.
Abbracci
ehi. Ti siamo vicini. Tieni almeno la barra del timone.
Abbrax
Stai vivendo in prima persona lo sbandamento politico che, anche se non sembra, senti molto e direttamente. A questo si è aggiunto l'ancor più spiacevole e più percettibile dispiacere privato che ti ha definitivamente catapultato in una condizione di assoluta precarietà e incertezza. Ti capisco.
La situazione politica può cambiare, quindi tranquilla, ma per quella privata mi dispiace moltissimo. Tu, però, vai avanti col blog e scrivi, scrivi, scrivi o, come direbbe qualcun altro: resisti, resisti, resisti.
dioniso ubik eugenio
vi ringrazio per le vostre parole che ho molto apprezzato!!
Come dice eugenio, tra le altre cose, sto vivendo un forte sbandamento politico che mi coinvolge non solo come "cittadina" ma anche dal punto di vista pratico (visto che ci lavoro dentro). E poi vi confesso che vedo sempre più prendere piede intorno a me atteggiamenti di stampo prettamente e biecamente maschilista. Non so se la consizione mentale dei maschi che mi circondano sia peggiorata o se sono solo io che (finalmente!) la smetto di farmi dei film e apro gli occhi. Ci dovrei fare un post, ironico però.
ironico però :-))))))
io ti abbraccio forte.
ps: fai sto post ironico, por favor!!!
Mi dispiace tantissimo che tu stia passando un pessimo periodo...che fare per aiutarti?
Però magari scriverlo non ti fa stare meglio però ti sfoghi un po', non credi?
Per quanto riguarda la situazione politica, siamo tutti preoccupati
:-(
Io te l'ho detto varie volte: non è che i maschi sono maschilisti, è solo che il loro orizzonte, anzichè a semicerchio come per le donne, è a triangolo. Vedono solo quella figura geometrica e per millenni vi si sono fatti guidare per costruirci intorno la società e i suoi metodi e funzionamenti.
VEdo che anche tu sei molto ferma sulle gambe e non riesci a scrivere. Ma quando ci riprendiamo?
pronto?
devo iniziare a preoccuparmi?
Come va?
ciao,
è la prima volta che capito qui, e sono contenta di esserci arrivata, come dici tu non è il caso di usare il blog per i propri stati d'animo, o per esercizi di stile, per questo mi sei stata subito simpatica,mentre invece sono dispiaciuta della tua perdita e spero dal momento che è passato un pochino, ma troppo poco...ti sia passata un po'...
ciao
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