Sono finita nell’immobile. Un po’ perché per via di un ginocchio lesionato cammino male e poco volentieri e poi perché il mio lavoro ha subito una “impasse”. Come al solito nel magico mondo della politica le fortune vanno e vengono. Mi pare che in questo momento se ne siano proprio andate.
Come accade ormai da tempo, ci sono degli eventi da attendere. I tasselli sono incastonati tra loro, se non si sistema uno non si possono collocare gli altri. Conosco questo meccanismo da tempo ed è proprio per questo che non ho fiducia in quello che accadrà.
L’immobile è nella mia testa, prima che nel mio fisico.
Prima di finire ad impazzire del tutto, mi devo rimettere a scrivere. In fondo anche scrivere di questo immobilismo può essere “raccontare un’avventura”. Un’avventura immobile.
Ho cambiato ufficio da due giorni.
Mi guardo intorno cercando di prendere le misure. Cerco di ricreare quelle confortanti stampelle che si chiamano "abitudini". Per ora queste riguardano solamente il rito del caffè la mattina e il pranzo. Mi sento spaesata, come stessi camminando sulla luna.
L’assenza di impegni pressanti rende questo soggiorno poco interessante. O almeno così è apparentemente.
Ma poi, è proprio vero che sono immobile?
lunedì 8 febbraio 2010
Immobile
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1 commento:
Spero proprio che le cose si aggiustino per te. Neppure io sto attraversando un buon periodo.
Abbracci
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