martedì 29 marzo 2011
Da Granada a Casablanca, passando per Montpellier
sabato 26 marzo 2011
Gitani sul Bosforo
Loro sono i fratelli Oyku e Berk Gürman. Sono turchi e fanno flamenco. Il brano si chiama "Evlerinin Önü Boyalı Direk".
Le contaminazioni mi affascinano , quelle mediterranee in particolare perché è la mia sponda di mare. La musica e la danza sono un filo conduttore che attraversa i popoli e le culture, contribuiscono a dare respiro, si espandono, uniscono, pacificamente invadono.
venerdì 25 marzo 2011
Il tempo del canto
Allora, comincio con una premessa.
Mi è sempre piaciuto cantare. Cantavo nei miei vent’anni con gli amici, accompagnandomi con una chitarra che strimpellavo. Si cantavano le mitiche canzoni di Bob Dylan, i deliri di Claudio Lolli, le canzoni di lotta. E poi mi piaceva cantare da sola, in casa, chiusa nella mia stanza, senza farmi sentire da nessuno. Cantavo di tutto da sola in quella stanza, tutto quello che mi piaceva e che ispirava i miei sentimenti. E da allora ho continuato a cantare sempre.
Non avevo mai pensato di occuparmi più seriamente di questa mia passione e prendere lezioni di canto, c’era già la danza a occupare il mio "tempo artistico". E poi non mi interessava cantare in un coro, la mia aspirazione era fare la solista (scherzando dicevo che avrei voluto fare la cantante jazz).
Per una serie di strane e fortuite coincidenze l’occasione mi si è presentata (meglio tardi che mai!) su un vassoio d’argento, e due settimane fa ho cominciato a prendere lezioni di canto. Ho incontrato tra l'altro una insegnante davvero deliziosa e alla quale mi sento musicalmente affine.
E’ stato uno scoprire un mondo totalmente nuovo e affascinante grazie a lei, la voce come strumento. So che per molti di voi sarà una banalità ma per me è un universo inesplorato e incantato.
Per ora siamo agli esercizi di respirazione e alle prime scale. Ma il primo pezzo sul quale lavorerò sarà proprio “Summertime”. Una bella sfida.
martedì 4 gennaio 2011
Avresti potuto essere gentile con me
Avresti potuto dirmelo
al momento giusto
Avresti potuto presentarmi con orgoglio
Non era necessario che mi baciassi
Non era necessario nemmeno che mi toccassi
Ma
Avresti dovuto essere gentile con me
Sarebbe stato così facile
E nei momenti
in cui ero giù
avresti potuto esserci
Avresti potuto parlare per una volta in mio favore
Non era necessario che mi toccassi
Ma
Avresti dovuto essere gentile con me
Avresti dovuto essere gentile con me
Non ti sarebbe costato nulla
E nei momenti
In cui ero a terra
Non dovevi dirmi "te l'avevo detto"
Avresti potuto aspettare
Avresti potuto aspettare
Avresti potuto aspettare
Una volta
Voglio iniziare il ventiundici con questo Eddie Vedder che canta a squarciagola quasi disperato. Il brano è del 1991, tratto dall'album Ten, ma questa è una versione del 2004. Senz'altro per me uno dei migliori gruppi rock esistenti.
lunedì 18 ottobre 2010
mentre lavoro
E' arrivato davvero l'autunno ed è tempo di ricominciare.
We move through miracle days
Spirit moves in mysterious ways
She moves with it
She moves with it
Lift my days, light up my nights