lunedì 1 ottobre 2007

Without you I'm nothing




Visto che abbiamo parlato di passione, ascoltatevi Without you I'm nothing (e già il titolo è tutto un programma) dei Placebo, featuring David Bowie (l'inglese per la sua essenzialità rende meglio molti concetti).
I puristi del rock storcono il naso. Ecco cosa scrive Tommaso Franci su Ondarock:
"Con 20 € a disposizione, probabilmente conviene fare altre cose prima di comprare un cd dei Placebo. Perché costoro, musical-storicamente parlando, altro non sono che uno di quella miriade di complessi, ovvero la totalità tranne gli "alternativi", che dopo la fine speculativa del grunge, ultima specie del genere rock così estintosi, hanno perseverato nel tentativo di arricchirsi e diventare celebri infangando l'onore e la dignità artistica di un'espressione musicale, il rock, oramai inservibile per comunicare significato."
Tutto quello che dice Franci probabilmente è vero, e in effetti non possiedo nessun cd dei Placebo. Però si sa che la musica in ognuno di noi tocca delle corde diverse. Il brano per me ha una carica emotiva notevole. La presenza di David Bowie è essenziale, gli conferisce un'andatura tutta sua particolare e stranamente attenua l'androgino Molko. Lo trovo un brano straziante, e disperato, come disperata è la considerazione di essere niente senza qualcuno.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, volevo scriverti una frase di Virginia Woolf che tengo appesa su una lavagnetta di sughero in cucina:
"Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene"
Buona serata!

Stregazelda ha detto...

eva kant
pensa a quanta gente non può pensare bene, amare bene, dormire bene perché mangia in modo insufficiente o addirittura per niente...chissà se Virginia aveva in mente anche queste persone quando l'ha scritta.

Anonimo ha detto...

io penso di no. E' anche vero che invece intorno a noi ci sono molte persone che pur spendendo molto si riempiono di surgelati e 4 salti in padella oltre che di merendine e zuppe Findus. Paradossalmente il famoso panino a merenda dei bambini è abitudine di famiglie "benestanti" mentre era sana prerogativa popolare. (Ah! Pane e nutella, pane e olio...)

Stregazelda ha detto...

vero...a volte sbircio nei carrelli altrui al supermercato e scopro delle cose aberranti!...

Anonimo ha detto...

Ci sono periodi in cui ho proprio bisogno di coccolarmi, una frase "leggera", stare in cucina a preparare cose buone, mi aiuta a superare scoraggiamento e giornate grigie...
Buona giornata

Anonimo ha detto...

Ciao Stregazelda,
una curiosità: leggi veramente 15 libri al mese? Non arriverò mai a questi livelli, a meno chen on smetta di lavorare? Tra i letti vedo la Versioned i Barney, ti è piaciuto? Noi lo abbiamo adorato.

Anonimo ha detto...

Scusa, ma sono uno scemo. Leggo ora: libri letti DA gennaio...e infattisiamo a ottobre. Pardòn. Vale la seconda domanda: Barney?
Abbracci e Saluti

Stregazelda ha detto...

ubik,
15 al mese è dura, dovrei imparare quei metodi, che ogni tanto pubblicizzano, di lettura veloce. Ho letto la Versione di Barney ed è stato strano perché all'inizio stentavo a entrare nel libro e invece poi ne sono diventata una sfegatata fan!